Il Victor
Anche il Victor fu una
realizzazione della tristemente nota Società Aeromodellistica
Brighenti & Severin, e come tutti gli altri
modelli prodotti fece una prematura brutta fine.
Successe così: il Victor era un Kit della Aviomodelli che
riproduceva sommarimente un Cessna ad ala alta. Aveva una
fusoliera termoformata
e le ali in
polistirolo ricoperto in obeche. Come ho già avuto
modo di dire, io e Claudio non frequentavamo molto i
campi volo, preferivamo arrangiarci nei prati intorno
a Guastalla, per cui, non avendo a disposizione una
pista preprata, lanciavamo a mano i modelli, mentre
per atterrare non c’era problema, in un modo o
nell’altro il modello arrivava sempre a terra...
Normalmente il collaudatore ero io, e Claudio, che era
più prestante, provvedeva al lancio, però aveva un
difetto: tendeva a lanciare il modello verso l’alto,
causando spesso lo stallo. Il Victor era il primo
modello con gli alettoni che provavamo, e inoltre,
anche se aveva un motore Supertigre da 3,5 cc, che
rispetto al Cox da 0,49 cc del Dandy era una vera
belva, era venuto piuttosto pesantino. Inutile dire
che con queste premesse, quel Sabato pomeriggio feci a
Claudio un lavaggio ininterrotto del cervello -”Mi
raccomando, non fare come al tuo solito... Lancialo
orizzontale, magari anche un po’ verso il basso,...” -
“Stà mia rumpar i cojon! Al sò mé col ca gò da far”-
Rispondeva lui stizzito, ed io -”Guarda che questo non
è il Dandy, se me lo lanci verso l’alto stalla
subito...” - “Se non taci gli faccio fare la stessa
fine del Dandy!...” e così via fino al campo di
collaudo.
Il Supertigre fece fatica ad avviarsi e la carburazione
fu molto laboriosa, infatti al primo tentativo di lancio
Claudio, dopo una breve corsetta con il motore che
urlava, fece per lanciare il modello ma il motore si
spense all’improvviso. Claudio si bloccò con il braccio a
mezz’aria e per un attimo, conoscendo il suo
caratteraccio, temetti il peggio...- “Porco cane! Ma sei
capace o no di carburare un motore?” mi gridò, “Guarda
che sei stato tu a volerlo smagrire troppo!...” - “Ma si,
dai sempre la colpa a me...Come se non mi fossi accorto
che dopo che io l’avevo carburato perfettamente tu ci hai
rimesso le mani!” - “Ma non dire cavolate! E poi è meglio
così, ho visto benissimo che stavi nuovamente per
lanciare il modello verso l’alto!... E poi è inutile che
prendi la rincorsa, tanto prima di lanciare ti fermi
sempre un attimo... Tanto vale che lanci da fermo!” e via
di questo passo. Per farla breve, dopo vari tentativi di
carburare il motore, e dopo aver smotato il carburatore
per pulirlo, sempre litigando, riprovammo. Claudio stava
per prendere la solita rincorsa, ma io lo stoppai subito
togliendo il gas al motore “Ti avevo detto di lanciarlo
da fermo! Così almeno, forse me lo lanci giusto!...” -
“Ma porca vacca! Se mi interrompi ancora giuro che te lo
tiro in testa! Dà mutur! Rumpaball!” - “Solo se lo lanci
da fermo e verso il basso!...” - “Dà mutur!...” disse
Claudio, e si mise fermo con il braccio alzato pronto al
lancio “Mi raccomando! Verso il basso!” gridai io dando
motore. Claudio restò così un attimo, poi lanciò il
modello verso il basso, molto verso il basso... lo
conficcò con tutta la sua forza nel terreno a un paio di
metri davanti a lui dicendo: “Va bene così?”.