A tutti gli aeromodellisti italiani
Avevo promesso che avrei continuato ad arricchire questa sezione, ma ahimè, il tempo non basta mai. Chiedo scusa quindi, sperando di tornare presto a divertirmi nello scrivere queste pagine.

SEMPLICEMENTE COME UN VERO AEREO
Per realizzare una bella riproduzione in scala non c’è nulla da inventare, basta semplicemente copiare il vero aereo.
L’ho scoperto quando ho realizzato la prima riproduzione del Fieseler Storch, che ha la fusoliera in tubo di acciaio saldato come il vero aereo: il risultato è semplicemente straordinario. Grazie alla sua struttura che si può ammirare dalle finestrature e che si intuisce sotto al tessuto di copertura, l’aspetto è incredibilmente realistico. Non si tratta del solito grande modello, ma di un vero e proprio piccolo aereo. Questi aerei, (scusate se non li chiamo modelli), non sono soltanto belli da vedere, anche il volo è realistico e meravigliosamente uguale a quello dell’originale.
Questo risultato è ottenuto grazie a una scala di riproduzione generosa ed al rispetto rigoroso del disegno e dei profili originali, inoltre, contrariamente a quanto si possa immaginare visto un impiego così massiccio dell’acciaio, questa tecnica costruttiva permette di ottenere strutture incredibilmente robuste e soprattutto leggerissime. Per dare un esempio, uno “Storch” in scala 1/4 costruito in balsa da un bravo modellista pesa circa 17 kg, il mio Fieseler pesa 11,5 kg ed è molto, molto più robusto.
Con questi kit, in cui nulla è lasciato al caso, ogni modellista è in grado di realizzare il proprio capolavoro, costruendo una splendida riproduzione, in grado di sopportare grandi sollecitazioni e di sostenere gli atterraggi più duri e, in ogni caso, eventuali riparazioni della struttura non presentano particolari problemi.
La vita di questi piccoli aerei è destinata ad essere simile a quella dei loro fratelli maggiori in scala 1/1, che ancora oggi, dopo tanti anni volano ancora, splendidamente conservati, reagalando meravigliose sensazioni e grandi soddisfazioni ai loro proprietari.

.................................................................................................................................Paolo Severin

NEWS
Waterman Arrowbile... volerà?
Ho terminato il Waterman Arrowbile, una vera impresa. Il modello è stato presentato al ModelExpoItaly ed è pubblicato su "Settimo Cielo", l'annuario di Modellismo appena uscito. Volerà?... Ancora non l'ho collaudato, vi informerò in ogni caso...
segue

Filmato del secondo volo del modello a Ozzano Emilia al Radio Model Show





Vola!!!
Venerdì 5 giugno, dopo ulteriori peripezie che illustrerò presto su Modellismo, ho collaudato l'Arrowbile a Ozzano: VOLA BENISSIMO! Il baricentro l'ho messo sotto il culo dei passeggeri, praticamente poco più avanti dell'attacco dei montanti, era perfetto. Nessuna trimmatura. A causa del forte vento abbiamo fatto solo un giro di campo, ma è stato perfetto. Sergio Filippini è entusiasta, lo porteremo sabato e domenica a Ozzano, speriamo comunque di poter fare un pomeriggio di "acclimatamento" in settimana.

STORIE
Il sottoscritto
Sono nato nel 1951, mio padre era appuntato dei Carabinieri. Vivevo in un paesino dell’Alta Maremma dove in estate veniva in villeggiatura dagli zii un ragazzo di Grosseto...

I Leonardini
Eravamo negli anni settanta e abitavo in Emilia, a Guastalla. Il morbo mi aveva già contagiato e mi interessavo, oltre che all'aeromodellismo, a tutto ciò che riguardava il volo. In quel periodo conobbi Fausto Daolio...



Il Dandy
Il Dandy fu il primo aeromodello che costruii, era un kit della Graupner. Si trattava di un piccolo libratore che comprai per il volo libero nel ’74 a Parma. Mentre lo costruivo sul tavolo del soggiorno, l’amico Claudio Brighenti si “associò” al progetto...

Il Victor
Anche il Victor fu una realizzazione della tristemente nota Società Aeromodellistica Brighenti & Severin, e come tutti gli altri modelli prodotti fece una prematura brutta fine...

L'Airone
Un altro infelice collaudo degno di nota fu quello dell’Airone. Avvenne in un mattino nebbioso di Novembre nei pressi della Fiuma, un grande canale d’irrigazione che attraversa la Bassa Reggiana...

Carletto
Carlo Bartoli non è un aeromodellista, in quanto ha sempre coltivato un unico hobby: la gnocca...



L'amico Ferdi ricorda...
Tutti gli aeromodellisti “pensanti”, come dice lui, sanno chi è Ferdinando Galè. Io lo conosco personalmente da qualche anno, purtroppo solo a livello epistolare e telefonico.
Ferdinando, classe 1925, ingegnere e aeromodellista, ha pubblicato un numero incredibile di monografie, trattati, libri e articoli sulle più autorevoli riviste in Italia e all’estero...

TECNICA
Strutture in tubo saldato
Da qualche anno costruisco quasi tutte riproduzioni di aerei con fusoliera in traliccio di tubi saldati.
Il primo aereo che ho riprodotto con questa tecnica è stato il
Fieseler Storch...



La termoformatura
Da diversi anni utilizzo la termoformatura. Si tratta di una tecnica molto diffusa nell’aeromodellismo, in particolare per realizzare capottine trasparenti, musetti e carenature per le ruote...



Il fissaggio delle ali nei biplani
Spesso vedo biplani con le ali “trafitte” da enormi baionette e con montanti e cavi (quando ci sono) puramente decorativi. Probabilmente ciò velocizza il montaggio in campo volo, ma non sfrutta assolutamente la peculiarità del biplano...

Bordi d'uscita in cavo d'acciaio
A partire dal biplano dei fratelli Wright fino agli anni ’30 molti aerei avevano il bordo di uscita delle ali, e spesso anche dei piani di coda, in filo di acciaio...



Superlongheroni
Qualche anno fa ho messo a punto questa tecnica che mi consente di costruire dei “superlongheroni” adatti in particolar modo per la realizzazione di alettoni molto robusti e soprattutto indeformabili...

Il computer e il CNC
Ci sono aeromodellisti che basandosi su qualche scarabocchio su un pezzo di carta, e a volte neppure quello, creano capolavori incredibili. A questi geni della manualità va fatto tanto di cappello, io non saprò mai eguagliare questi fuoriclasse.